Qui dalle mie parti questo genere di piatto (patate lesse, schiacciate e cotte al forno con ripieno) si chiama “pitta” e il modo classico di farla è al prosciutto e formaggio o alla pizzaiola, cioè con capperi, pomodori, cipolla, olive nere e caruselle, ovvero l’infiorescenza del finocchio.
Ma come si sarà intuito, mi piace sperimentare in cucina, così ho creato una pitta alternativa, con gli spinaci.Tra l’altro mia sorella aveva già le patate lesse e passate, meglio di così!
Ingredienti:
-5-6 patate lesse e sbucciate
-1 uovo
-pan grattato
-sale e pepe
-poco latte
-spinaci lessi
-sottilette (io ho usato quelle Galbanino)
-burro
Procedimento:
Aggiungere alle patate l’uovo e un goccio di latte, salare e pepare. Ungere una pirofila con un filo d’olio e creare il primo strato di patate, poi versarci gli spinaci lessi bel strizzati, le sottilette ed infine chiudere con un secondo strato di patate, cospargere di pangrattato e fiocchi di burro. Infornare a 180° per circa 20-30 minuti, fino a quando lo strato superiore non sia diventato dorato.
bunny
12 marzo 2012 at 14:10
Questa me la prenoto per la prossima volta che vengo, va bene 😉 ?
B.
donatella
12 marzo 2012 at 23:14
buonaaa! patate e spinaci sono una cosa tanto buona quanto sottovalutata! la voglio fare! buonissima!
brioche82
13 marzo 2012 at 11:52
Bunny certamente! 😉
Donatella hai ragione, io adoro entrambi e di questa pitta, in particolare, ne mangerei a tonnellate! Se la rifai voglio sapere il tuo parere eh!! 😀
sonia colopi
13 marzo 2012 at 22:58
L’inventiva in cucina lascia uno spazio infinito alla fantasia, quando poi gli ingredienti sono semplici e il procedeimento veloce, allora ci si può dire vincenti.Ho voluto subito sperimentare questa nuova ricetta e devo dire di esserne entusiasta, insieme ai miei ospiti ai quali non mi è sembrato vero poter parlare degli “spigolatori”, intelligenti, simpatici e colti. Cosa posso volere di più?
brioche82
14 marzo 2012 at 09:18
Ciao Sonia, grazie per il tuo commento e per aver sperimentato la mia pitta!
Che bella scoperta il sito “spigolature salentine”, ci son capitata per caso quando cercavo di spiegare alle mie colleghe di blog cosa fossero le caruselle e da allora ci ripasso spesso, è davvero interessante.